Ultima modifica: 31 Marzo 2016

Ricorso concorso E 180 di servizio

Quale tipo di ricorso. Chi può fare ricorso…

 

Care compagne, cari compagni,

il concorso pubblico a cattedre è un fatto positivo per la FLC CGIL, perché con esso si ribadisce il valore costituzionale che “agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede per concorso” (art 97 Cost.). Il concorso, in questo senso, è l’unico strumento che può garantire l’imparzialità dell’Amministrazione e, nella scuola, la libertà di insegnamento.

Quel che dovrebbe essere considerato un adempimento ordinario per uno Stato che funzioni in realtà viene presentato con le caratteristiche della eccezionalità dal momento che le mancate indizioni concorsuali del passato hanno creato una situazione che neppure il prossimo concorso, checché ne dicano le fonti governative e i mass media di complemento, riuscirà a sanare.

E in effetti, la realtà parla ancora, nonostante il Piano nazionale di Assunzioni previsto dalla 107, di grandi numeri di precariato, di cui una parte, circa 130 mila, in seconda fascia di Istituto, in possesso del titolo abilitante e in molti casi anche del requisito europeo dei 36 mesi di supplenza su posto libero e vacante. Precari che, per l’assenza di concorsi e il lievitare dell’organico di fatto in questi anni, lavorano “stabilmente” e che sullo stipendio precario hanno costruito percorsi di vita. Situazioni analoghe le troviamo anche all’interno della terza fascia, i cui precari non hanno però il requisito dell’abilitazione, requisito che è stato riconfermato nella legge 107 come indispensabile per la partecipazione al concorso.

Nonostante le richieste di incontro unitarie rivolte anche al Ministro Giannini, da parte del Ministero dell’Istruzione non c’è stata alcuna volontà di ascolto, impedendoci di esercitare il nostro ruolo di rappresentanza.

Il concorso per come è stato costruito non depone in questa direzione, come emblematicamente dimostra il punteggio attribuito al servizio che, nonostante sia stato leggermente aumentato rispetto alla stesura finale, non lo rende un concorso accettabile. Vedi le pesanti critiche espresse dal CSPI tramite il parere del 28 gennaio 2016.

(http://www.flcgil.it/scuola/il-cspi-esprime-il-suo-primo-parere-il-concorso-dei-docenti-deve-essere-inclusivo.flc)

Stante la complessità del contesto fin qui delineato come FLC CGIL abbiamo valutato attentamente il tipo di ricorsi da promuovere, escludendo quelle tipologie che nell’ampliare la platea metterebbero in contrapposizione tra di loro gli stessi precari. E’ il caso ad esempio della partecipazione al concorso dei docenti abilitati, ma che sono già in servizio con un incarico a tempo indeterminato.

Sempre nella logica di evitare contrapposizioni tra gli stessi lavoratori abbiamo escluso la possibilità di presentare ricorsi per i docenti privi di abilitazione, per ragioni non riconducibili alla mancata attivazione di corsi da parte del Miur. L’allargamento della platea in quest’ultimo caso creerebbe evidenti conflitti con i docenti di seconda fascia che, per abilitarsi, hanno speso tempo e denaro.

A questi docenti la nostra risposta andrà sul piano politico-sindacale, rivendicando per loro un percorso abilitante riservato, se in possesso di almeno 36 mesi di servizio.

 

Quale tipo di ricorso

Si tratta di proporre ricorso per chiedere al Tar Lazio l’ammissione con riserva alle prove del concorso per coloro che risultano esclusi dalla procedura sulla base delle prescrizioni contenute nei bandi di concorso. L’intenzione è quella di proporre ricorso organizzando in maniera collettiva le diverse tipologie di ricorrenti, per consentire una gestione migliore della vertenza legale e soprattutto consentire al TAR, se favorevole all’accoglimento delle domande cautelari, di emanare i provvedimenti in tempo utile per l’espletamento delle prove.

Chi può fare ricorso

Le tipologie di personale precario escluso dal concorso per cui la FLC CGIL NAZIONALE propone il ricorso sono le seguenti:

  1. Personale in possesso del titolo di studio (laureati o diplomati a seconda della classe di concorso) privi di abilitazione perché l’Amministrazione non ha previsto l’attivazione dei percorsi abilitanti per le relative classi di insegnamento;

  1. Abilitandi e specializzandi, ovvero coloro che stanno ultimando il corso per conseguire l’abilitazione per la propria classe di insegnamento o la specializzazione per il sostegno;

  1. Personale abilitato per le cui classi di insegnamento non è stato previsto il concorso.

Classi di concorso per le quali non è stato possibile acquisire l’abilitazione

Per le classi di concorso più diffuse sono stati regolarmente attivati i percorsi ordinari. Per ulteriore informazione riportiamo in coda l’elenco delle classi di concorso per le quali è stato previsto l’ultimo TFA.

Per le classi di concorso della ex tabella C (ITP e conversazione in lingua straniera) non sono mai stati previsti percorsi ordinari e l’ultimo concorso abilitante si è svolto nel 1995.

Elenco classi di concorso per le quali è stato attivato l’ultimo TFA:

A001, A002, A003, A004, A005, A006, A007, A008, A009, A010, A011, A012, A013, A014, A015, A016, A017, A018, A019, A020, A021, A022, A023, A024, A025, A027, A028, A029, A030, A031, A032, A033, A034, A035, A036, A037, A038, A039, A040, A042, A043, A044, A047, A048, A049, A050, A051, A052, A053, A054, A055, A056, A057, A058, A059, A060, A061, A062, A063, A064, A065, A066, A067, A068, A069, A070, A071, A072, A074, A080, A081, A082, A083, A084, A085, A096, A097, A245, A246, A345, A346, A445, A446, A545, A546, A646, A746, A846, AA46, AB46, AC46, AD46, AE46, AF46

Scadenze per aderire al ricorso

Coloro che si trovano in una delle 3 situazioni elencate al punto precedente e desiderano aderire al ricorso devono:

  1. presentare la domanda di partecipazione al concorso entro le ore 14.00 del 30 marzo 2016; non avendo la possibilità di inoltrarla tramite istanze on line, la domanda (fac simile) dovrà essere inviata via Pec o per raccomandata A/R al Miur (viale Trastevere 76/a, 00153 Roma) e all’Ufficio Scolastico Regionale di riferimento.

  2. Recarsi nella nostra sede di via Padova 35 in uno dei seguenti giorni dalle ore 15 alle ore 18

    mercoledi 30 marzo 2016

    giovedì 31 marzo 2016

    venerdi 1 aprile 2016

    per compilare/consegnare tutta la documentazione necessaria per l’adesione al ricorso.

    Il termine di venerdì 1 aprile non è prorogabile in quanto tutta la documentazione verrà spedita il giorno seguente dalla FLC CGIL di TORINO all’ufficio legale nazionale per la predisposizione del ricorso.

Documentazione richiesta

Ogni singolo ricorrente dovrà compilare:

  1. Mandato legale al Tar Lazio (presso la sede in una delle date indicate), sottoscritto con firma originale in calce (non faxata né fotocopiata) in duplice copia;

  2. Scheda di adesione (specifica per la situazione del ricorrente) nella quale occorre indicare correttamente e in maniera leggibile (IN STAMPATELLO) tutti i dati richiesti senza omissione alcuna;

  3. Copia della domanda di partecipazione al concorso e delle ricevute di spedizione;

  4. Copia di ulteriore documentazione indicata nelle schede che si allegano distinte per ciascuna categoria per la quale si propone ricorso.

  5. Documento di identità (copia).

Costi

Il ricorso è predisposto a cura degli avv.ti Isetta Barsanti Mauceri e Francesco Americo, solo per gli iscritti. Il costo individuale per la presentazione del ricorso è di € 100,00

 

Tale somma comprende tutta l’attività che si svolgerà presso il TAR del Lazio nonché le spese per la domiciliazione.

Contributo unificato e ulteriori fasi del ricorso

Il Tar Lazio prevede, per ciascun ricorso, il pagamento di un’unica quota di contributo unificato pari a € 325,00 (quindi detta somma dovrà essere suddivisa tra coloro che faranno parte del medesimo ricorso collettivo). Inoltre, tale contributo sarà richiesto soltanto nei confronti di coloro che hanno un reddito familiare superiore a € 34.585,23.

Il ricorrente, eventualmente ammesso con riserva e che supera tutte le prove del concorso, sarà obbligato ad impugnare gli atti del concorso con motivi aggiunti per i quali, il TAR Lazio, prevede il versamento, per ciascun motivo aggiunto depositato (atti relativi agli ammessi alle prove scritte, atti relativi agli ammessi alla prova orale, graduatoria generale di merito) della quota del contributo unificato di € 325 la quale dovrà anch’essa essere suddivisa tra i ricorrenti del medesimo ricorso.

È bene precisare che, la quota di € 100,00, comprende le azioni relative al concorso e proponibili dinanzi al TAR del Lazio.

 

 

180 giorni di servizio non continuativi o servizio svolto su posto di sostegno senza titolo con chiamata da graduatoria di posto comune.

Per quanto riguarda la valutabilità dei servizi continuativi di almeno 180 giorni, dalle FAQ è possibile dedurre che:

  1. Qualunque servizio su sostegno, malgrado le nostre richieste, è valutabile solo per il concorso di sostegno.

  2. I servizi su più scuole, purché senza interruzioni, sono validi ai fini dei 180 giorni indicando l’inizio e la fine e una delle scuole dove si è svolto il servizio facendolo seguire dalla locuzione “e altre”

Per i 180 giorni di servizio non continuativi o per il servizio svolto su posto di sostegno senza titolo con chiamata da graduatoria di posto comune che al momento non sono dichiarabili su istanze on line consigliamo di:

  1. compilare e inviare tramite istanze on line la domanda di partecipazione al concorso inserendo tutti i servizi dichiarabili – servizi continuativi di almeno 180 gg svolti su specifica classe per cui si richiede la partecipazione.

  2. presentare l’integrazione alla domanda di partecipazione al concorso  (fac simile integrazione domanda) entro le ore 14.00 del 30 marzo 2016;non avendo la possibilità di inoltrarla tramite istanze on line, la domanda dovrà essere inviata via Pec o per raccomandata A/R al Miur (viale Trastevere 76/a, 00153 Roma) e all’Ufficio Scolastico Regionale di riferimento.

  3. Conservare copia della domanda e copia delle ricevute di spedizione.

Questo consentirà al momento della pubblicazione della graduatoria di merito del concorso di presentare un ricorso che chieda il riconoscimento dei titoli di servizio non considerati.

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